Blog
Il risveglio in riva al lago è dolce, ma la colazione ci è un po' indigesta dato che scopriamo proprio al bar - eh sì, stamane ci siamo concessi cappuccio e brioches - che la strada lacustre verso Verbania è chiusa per frana. Indecisi sul dà farsi, valutiamo l'opzione della Val Cannobina che ci porterebbe poi in Val Vigezzo e da lì a Domodossola.
La nostra divagazione svizzera si chiude velocemente con un passaggio di lago in lago per raggiungere Locarno e rientrare in Italia, in Piemonte. Dopo la notte trascorsa su una bellissima spiaggetta di Viglio, sulla punta di uno dei tanti rami del lago di Lugano, ci muoviamo verso nord-ovest...
La prima regione italiana del nostro viaggio è alle spalle. La vecchia ferrovia Menaggio-Porlezza ci trasporta sul lago di Lugano, agli estremi margini nord-occidentali della Lombardia. All'alba imbocchiamo subito il tratto più suggestivo dell'antico sedime dismesso nel 1939. Tunnel e passaggi sulla roccia ci accompagnano fino al punto più alto del percorso.
L'area giochi in cui ci siamo accampati è una fanghiglia tremenda ma questa volta il freddo ci soccorre ghiacciando il fondo. Usciamo dal prato per entrare in paese e ammirare i murales del 'paese dipinto'. La nebbia si alza un po' ma anche oggi non si può dire che sia una giornata estiva.
